Il mondo social media è sempre più un punto di riferimento per nuove professioni: ecco quelle che andranno per la maggiore nel 2014
Il 2014 sarà ancor di più l’anno dei social media? Secondo noi sì e di recente abbiamo indicato una serie di punti da tenere ben presenti quando si decide di usarli in chiave di personal branding o di ricerca lavoro. Proprio sulla ricerca lavoro ci siamo chiesti che prospettive offre questo settore, quali le figure richieste e necessarie?
Ci viene incontro un articolo pubblicato qualche giorno fa su AOL Jobs che indica alcun figure professionali che si rafforzeranno nel 2014. Tenendo ben presente le dovute differenze tra Italia e Stati Uniti – ma considerando la possibilità che qualche cervello decida per la fuga – abbiamo stilato 6 profili professionali che nel 2014 potrebbero accrescere la loro presenza in aziende e agenzie di comunicazione.
1. Search Engine Optimization specialist
Lo “specialista”, che in italiano forse suona un po’ strano, dell’ottimizzazione dei motori di ricerca è un mestiere “vecchio” per il web che però, con l’affermarsi dei social media, ha trovato una nuova giovinezza e soprattutto ha smentito chi sminuiva la sua figura definendola “superata”. Oggi, forse di più prima, i contenuti vanno curati in chiave SEO.
2. Social Media Strategist
Quante più grandi, media e piccole aziende stanno presenti sui social media, quanto più è evidente che tale presenza non può essere delegata casualmente a “qualcuno” dei dipendenti, o nella peggiore delle ipotesi al “cugino bravo su Internet”. Una figura chiave che pensa il posizionamento dell’azienda all’interno del social web, decide su quali piattaforme stare e più di ogni altra cosa imposta la strategia dei contenuti e soprattutto delle interazioni con le persone che decidono di “seguire” quella azienda.
3. Online Community Manager
È l’anello di congiunzione tra una community, latente o manifesta, legata ad un brand o ad un prodotto del brand e l’azienda. Il suo obiettivo principale è quello di rafforzare il rapporto di fiducia tra queste due componenti. Più cresce la presenza di persone in rete, più le community si sviluppano ed evolvono e più una azienda ha bisogno di una figura ben precisa che sappia gestire giorno dopo giorno le community.
4. Social Media Marketing Manager
Delinea le strategie strettamente legate al marketing di una azienda sui social media. Se le figure di social media manager o di online community manager sono meno orientate al marketing e più all’interazione tra persona questa figura ha il compito di concentrarsi più sul mercato, cercando di far crescere l’audience di una azienda e di dargli una sempre più importante visibilità e crescita
5. Blogger o Social Media Copywriter
Le figure del blogger, del social media copywriter, del web content editor stanno ormai virando verso unica figura, il cui compito, al di là del nome che gli si vuole attribuire, è quello di creare dei contenuti interessanti, utili e coinvolgenti a seconda e adattabili al luogo in cui vengono pubblicati: blog, newsletter, canali sociali, etc. Se con l’affermarsi dei social media la scrittura ha perso la sua “sacralità”, figure capaci di saper scrivere e creare contenuti di livello stanno acquisendo sempre maggiore importanza.
6. Social Media Analyst
Il Social Media ROI – il ritorno dell’investimento sui social media – è un terreno molto scivoloso e misurare le performance che una azienda ha sui social media è qualcosa sui cui si discute molto e che sicuramente sarà uno degli argomenti caldi del 2014. Questo non vuol dire che bisogna rinunciare a porre degli obiettivi e provare a calcolarli. Esistono tanti strumenti a pagamento e gratuiti per farlo. Alcune piattaforme forniscono più dati di altre. La figura dell’analista di dati è forse quella più “in movimento” e in evoluzione, con un presente in progress e un futuro tutto da costruire e inventare
A questo punto non rimane che chiedersi: quali di queste figure saranno più richieste in Italia? Nessuno ha la sfera di cristallo, soprattutto più l’azienda o l’agenzia di comunicazione è grande più sicuramente le figure lavorative tenderanno ad avere ruoli ben precisi e a diversificarsi. Più l’azienda è “media e piccola” e così l’agenzia di comunicazione più i ruoli e le conoscenze necessarie saranno ibride.
Il consiglio è dunque quello di specializzarsi senza però restare chiusi nella propria torre d’avorio.