In Cina il 51% delle posizioni dirigenziali è rosa: tutti i dati sulla scalata delle donne manager orientali raccolti dalla Grant Thornton.
Mentre in Italia le donne manager hanno ancora molta strada da fare per incrementare la loro partecipazione alle cariche di rilievo nelle aziende, in Cina la situazione sembra essersi ribaltata in pochi anni, portando a una maggioranza femminile nelle posizioni manageriali.
Ad affermarlo è un’indagine condotta dalla Grant Thornton, società di consulenza, che mette nero su bianco cifre relative alla “scalata” delle donne manager in Cina, tanto da ottenere il 51% delle cariche di senior management nelle aziende locali. Una percentuale ancora più sorprendente se si considera il notevole stacco con quanto rilevato dal sondaggio precedente, che segnava solo un 25%.
Ampliando la valutazione della presenza rosa nei vertici delle aziende mondiali, la percentuale è ferma al 24% nel 2013, pochi punti in più rispetto al 21% del 2012 e al 20% del 2011. La media europea sale invece fino al 34,4%, tuttavia l’Italia si trova indietro rispetto al Regno Unito, alla Germania, alla Francia e perfino alla Turchia.
In Cina il 21% delle poltrone nei Consigli di Amministrazione è occupato da esponenti del sesso debole, mentre le donne CEO sono il 25% del totale, e salgono rispettivamente fino al 61% e all’81% le percentuali delle donne Chief Financial Officer e dei direttori del personale in rosa.
Francesca Lagerberg, responsabile fiscale della Grant Thornton nel Regno Unito, ha commentato così gli esiti dell’inchiesta:
«Le economie dove la crescita è alta si caratterizzano per una maggiore diversità all’interno del proprio team di senior management. Le donne stanno giocando un ruolo importante nel guidare la crescita delle economie del mondo, portando equilibrio al processo decisionale. In confronto, le economie mature del G7 sono indietro. Hanno bisogno di rivalutare l’importanza della disparità di genere e aggiungere questo ingrediente fondamentale per crescita a lungo termine e la redditività.»